“Brodetto Portopotentino”
Il brodetto esiste da quando esistono i pescatori; questo gustoso piatto marinaro ha costituito per secoli il principale se non l’unico del pasto dei pescatori.
Ha quindi un’origine, oltre che antica, prettamente popolare e deriva dall'usanza della gente di mare di utilizzare quanto del pescato non poteva essere destinato al mercato, sia per la qualità (poco richiesta) che per la piccola taglia o, infine, per l’insufficienza quantitativa. E, da una “accozzaglia” di pesci, pur buoni, nasce il Brodetto che in origine si giovava solo dell’olio come condimento indispensabile.
Nel tempo il piatto ha subito evoluzioni sempre più raffinate, conquistando una ben meritata fama in tutto il territorio Nazionale e diventando prerogativa indiscutibile delle Marche.
La varietà dei pesci che lo compongono è determinata in particolar modo dai fondali marini, dove le diverse specie ittiche sono distribuite in modo diverso in funzione delle loro caratteristiche ecologiche; così su fondi sabbiosi si hanno organismi ben diversi da quelli fangosi o rocciosi.
Ciò comporta quindi che a seconda dell’area di pesca e delle sue caratteristiche, vengano pescate qualità diverse di pesce ed è il primo elemento differenziale tra una zona di pesca e l'altra e di conseguenza tra il Brodetto di una zona quello di un'altra.
A ciò vanno aggiunte le differenze nell'utilizzo di alcuni condimenti , quali olio, aglio, cipolla, pomodoro, peperoncino, pepe, aceto di vino e vino, che hanno portato a differenziare tra loro i brodetti, anche a poche decine di chilometri di distanza
il Brodetto gioca su un sapiente dosaggio dei condimenti, che gli conferiscono sapore e delicatezza ma va tenuto presente che una eccessiva quantità di odori può pregiudicare l’intero piatto. L’aggiunta di molluschi e crostacei serve ad elevare il valore gastronomico di questo piatto, che deve risultare di sapore omogeneo, permettendo tuttavia l’identificazione di ciascun tipo di pesce”.
Il Brodetto marchigiano esiste nelle quattro versioni: di Fano, Ancona , Portorecanati e San Benedetto del Tronto. Elemento comune delle varie tradizioni culinarie è l’utilizzo di molte qualità di pesce, almeno nove: seppie, calamari, triglie, pannocchie, granchi, vongole, cozze, lumachine, scorfano, trascina, mazzolina, sarago, sogliola, boga, sugherello, baraccola, zanghetta, rombo, etc. etc.
L'associazione Il Faro, nell'ambito delle rievocazioni storiche della pesca della "sciabeca", ha voluto aggiungere una quinta versione, cioè il "Brodetto Portopotentino", che ha la caratteristica di essere minestra e pietanza insieme.
Il pesce deve essere molto fresco e pescato nel litorale di Porto Potenza che ha la caratteristica di fondale sabbioso; deve dar gusto e sapore con abbondante sugo,ottimo per “inzuppare” il pane abbrustolito.
Una delle caratteristiche del Brodetto "Portopotentino" è che all'interno della pentola venivano messi dei sassi porosi prelevati dal mare. Secondo una antica tradizione cittadina, il sasso messo nel tegame con il sugo, nella fase di ebollizione rilasciava il sale, dando così il giusto sapore al condimento.
Fonte Circolo IL FARO
Ricetta
Soffriggere in olio evo aglio, cipolla , aggiungere pomodori, acqua e qualche cucchiaio di aceto mescolando.
Quando riprenderà il bollore, aggiungere le seppie e poi gli altri pesci. La regola da seguire è quella di iniziare da quelli più grossi e mano a mano aggiungere gli altri, un pizzico di prezzemolo e se necessita ancora un po’ di vino bianco o aceto.
Aggiungere il sale e il peperoncino e terminare la cottura del tutto per 10-15 minuti.
Servire ben caldo possibilmente in ciotole di terracotta accompagnato da pane abbrustolito.
Dal 01/10 al 30/04
Lunedì - Venerdì: 10:00 - 13:00
Dal 01/05 al 31/05 e dal 01/09 al 30/09
Lunedì - Venerdì: 10:00 - 13:00 e 18:00 - 20:00
Sabato: 10:00 - 13:00
Dal 01/06 al 31/08
Tutti i giorni: 10:00 - 13:00 e 18:00 - 20:00
Indirizzo: Piazza Stazione, 9
62018, Porto Potenza Picena (MC)
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